Descrizione
Una delle escursioni più panoramiche della Valle di Ledro, bisogna tenere la direzione presso passo Tremalzo, passato il rifugio Garibaldi ( a metri 1520) si può proseguire in macchina fino a bocca di Casèt ma la strada è dissestata e con molte buche, in alternativa la camminata può iniziare dal rifugio ma sono circa 40 minuti in più.
Alla Bocca di Casèt troviamo le indicazioni per la cima, seguendo il sentiero 456B si inizia a scendere di quota per trovare, dopo pochi minuti, la stazione d’inanellamento di Bocca Casèt dove viene spiegata l’attività di inanellamento degli uccelli e il fenomeno della migrazione.
L’escursione è un sali scendi continuo e dopo stretti sentieri e tratti un po’ esposti si arriva a Cima Casèt dove si può ammirare il primo panorama ad effetto.
Scendendo la cresta si trova una piccola ferrata, nulla di difficoltoso e si può eseguire anche senza imbragatura, è frammentata da alcuni tratti di sentiero, seguendo il percorso si arriva poi ad un’ altra vista da cartolina, una finestra nella roccia dove all’interno si vedono le acque del lago di Ledro.
Dopo pochi metri si arriva finalmente all’ultimo bivio che ci conduce alla croce di Cima Corno tramite un sentiero abbastanza ripido ma tutto vale il panorama che fa scorgere da lontano anche le Dolomiti del Brenta.
Per la discesa si può percorrere la strada di andata oppure, arrivati all’ultimo bivio prima della cima, si può proseguire il sentiero 456B fino a Bochet di Spinera (1318 mt) per poi, con un tratto pianeggiante, arrivare nei pressi di Malga Giù, il punto più basso dell’escursione (1281 mt); continuando il sentiero dopo una serie di tornanti e una leggera salita si arriva al centro di inanellamento visitato precedentemente.
Durata escursione: circa 5 ore Difficoltà: media Dislivello: circa 1000 mt