Descrizione
Se dal Museo della Grande Guerra ci si sposta nella piazza del paese si può trovare la lapide di Giovanni Chiassi, garibaldino caduto in battaglia. La tradizione popolare vuole che, essendo stato luogo dei fatti d’armi del 1866, sia partito proprio dalla piazza il famoso “obbedisco” detto da Giuseppe Garibaldi.
La salita per il colle può avvenire per 3 percorsi, il primo attraverso la galleria “la Marmora” dove i soldati tenevano le scorte salendo per una scala a chiocciola da 82 gradini, il secondo costeggiando la galleria con una scalinata esterna mentre il terzo si può percorrere in macchina salendo da via Santo Stefano per arrivare al parcheggio del cimitero.
Sulla cima del colle si trova la Chiesa dei santi Stefano e Lorenzo dove sono posti i caduti in guerra del 1866 e della Grande Guerra diventato così monumento Ossario nel 1931; al suo interno oltre ad alcuni cimeli si può trovare il “ Monumento al Fante caduto” .
A destra della chiesa sopra all’uscita della scala a chiocciola si vede un cannone risalente alla prima guerra mondiale da 75 millimetri.
A sinistra della chiesa invece si possono percorrere le trincee scavate dai soldati italiani per il controllo delle incursioni da parte degli austro ungarici, sono tutt’oggi tenute in ottimo stato e ben segnalate.
Al vertice del colle, collegata da camminamenti e gallerie che si intersecano tra loro, troviamo una grossa croce di marmo bianco in ricordo dei caduti sia italiani che austriaci della Battaglia di Bezzecca.